Elevati finanziamenti dei soci in contanti indicatori di evasione fiscale
Un ammontare elevato di finanziamenti dei soci in contanti, congiuntamente ad una contabilità inattendibile, possono costituire un quadro probatorio sufficiente a legittimare l’accertamento analitico-induttivo di maggiori ricavi non dichiarati pari all’ammontare dei finanziamenti stessi. È quanto si evince dall’ordinanza della Corte di Cassazione n. 19780 depositata ieri, il 22.09.2020.
Nel caso di specie, una Srl era stata sottoposta a controllo, in esito al quale era emerso che la società aveva ricevuto cospicui finanziamenti in contanti da parte dei soci.
L’Amministrazione Finanziaria aveva notificato un avviso di accertamento a carico della società, determinando maggiori ricavi pari all’ammontare dei suddetti finanziamenti.
L’avviso di accertamento è stato confermato sia in primo che in secondo grado, sul duplice presupposto dell’incapienza reddituale dei soci e della mancata prova della provenienza della provvista utilizzata per i versamenti.
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