Il Terzo settore esiste da decenni ma è stato riconosciuto giuridicamente in Italia solo nel 2016 e con l’avvio della
riforma che lo interessa se ne definiscono i confini e le regole di funzionamento.
Per far parte del Terzo settore è necessario essere:
– un ente privato che agisce senza scopo di lucro
– svolgere attività di interesse generale (definite dalla legge)
– farlo per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
– essere iscritto al registro unico nazionale del Terzo settore.
Agire senza scopo di lucro non significa non avere profitti ma più semplicemente reinvestirli per finanziare le proprie attività…
– un ente privato che agisce senza scopo di lucro
– svolgere attività di interesse generale (definite dalla legge)
– farlo per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
– essere iscritto al registro unico nazionale del Terzo settore.
Agire senza scopo di lucro non significa non avere profitti ma più semplicemente reinvestirli per finanziare le proprie attività…